Dal 2026 nuove regole UE per i rifiuti di batterie

Finalmente i primi interventi per migliorare la sicurezza nella gestione delle batterie come rifiuto

Mentre l’Accordo ADR, che regola il trasporto di merci e rifiuti pericolosi, viene aggiornato ogni due anni per adeguarsi all’evoluzione tecnologica e alle criticità riscontrate durante il trasporto, la normativa ambientale fa più fatica a stare al passo.

Un esempio evidente è quello delle batterie al litio: sono regolamentate in modo dettagliato per il trasporto, mentre quando vengono gestite come rifiuti, in alcuni casi vengono addirittura classificate come non pericolose perché l’elenco dei codici EER non prevede voci adeguate.

Aggiornamento elenco europeo rifiuti

La Commissione europea finalmente ha proposto un aggiornamento dell'Elenco europeo dei rifiuti per includere le nuove sostanze chimiche contenute nelle batterie e tenere conto dei cambiamenti nei processi di produzione e riciclo.

Questa modifica entrerà automaticamente in vigore in tutti gli stati membri dal 9 novembre 2026.

La proposta prevede l’introduzione di nuovi codici per le batterie e i rifiuti di batterie, con modifiche importanti nell’Elenco attuale. In particolare:

• è stato riscritto il sottocapitolo 16.06, relativo a batterie e accumulatori;
   
• è stata aggiunta un nuovo sottocapitolo nel capitolo 19 (rifiuti da impianti di trattamento rifiuti, reflui e acque), dedicato alle frazioni intermedie derivanti dal trattamento meccanico e/o termico di rifiuti di batterie e residui di fabbricazione;
   
• sono stati introdotti i nuovi codici pericolosi 20 01 42* e 20 01 43* per le batterie raccolte tramite raccolta differenziata urbana.

Questo aggiornamento ha l’obiettivo di migliorare la classificazione dei diversi tipi di batterie, garantendo maggiore sicurezza in tutte le fasi della gestione, e comporterà la necessità di aggiornare le autorizzazioni ambientali per la raccolta, il trasporto, il deposito e il recupero.